Affido e dispersione ceneri
Per soddisfare queste richieste è necessario conoscere tutte le normative, i permessi e le restrizioni a livello nazionale, regionale e comunale.
È possibile richiedere l’autorizzazione alla custodia delle ceneri nella propria abitazione.
Per ottenere tale autorizzazione è sufficiente che il parente più prossimo del defunto presenti apposita domanda firmata al Comune dove verranno custodite le ceneri. L’affidatario, una volta ricevuta l’urna in affidamento, si impegnerà a custodirla nella propria abitazione avendo cura di comunicare eventuali cambi di residenza al comune interessato.
Simile all’affido è la procedura per ottenere l’autorizzazione alla dispersione delle ceneri che si può ottenere contestualmente all’affido dell’urna. La normativa non prevede l’obbligo di pubblicazione testamentaria da parte di un notaio, pertanto è sufficiente allegare la documentazione fornita dal comune di decesso, oltre a quella fornita dal comune dove verranno disperse le ceneri.
Dopo la cremazione della salma, è possibile disperdere le ceneri sulla base di espressa volontà del defunto, in aree appositamente destinate all’interno dei cimiteri, in natura (esempio in mare, lago, fiume, bosco, purché libera da manufatti e natanti) o in aree private all’aperto, con il consenso del proprietario. L’incaricato della dispersione può essere stato individuato dal defunto stesso oppure può trattarsi del coniuge, altro familiare, dell’eventuale esecutore testamentario.
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